LETTERATURA torna alla homepage
PRECICERONIANA CICERONIANA AUGUSTEA IMPERIALE RISORSE
     
Ovidio


  Cerca







Progetto Ovidio - database

 

 


 torna alla pagina precedente
 passim precedente

autore
brano
 
Tacito
De oratoria,8
 
originale
 
[8] Ausim contendere Marcellum hunc Eprium, de quo modo locutus sum, et Crispum Vibium (libentius enim novis et recentibus quam remotis et oblitteratis exemplis utor) non minores esse in extremis partibus terrarum quam Capuae aut Vercellis, ubi nati dicuntur. Nec hoc illis alterius [bis alterius] ter milies sestertium praestat, quamquam ad has ipsas opes possunt videri eloquentiae beneficio venisse, [sed] ipsa eloquentia; cuius numen et caelestis vis multa quidem omnibus saeculis exempla edidit, ad quam usque fortunam homines ingenii viribus pervenerint, sed haec, ut supra dixi, proxima et quae non auditu cognoscenda, sed oculis spectanda haberemus. Nam quo sordidius et abiectius nati sunt quoque notabilior paupertas et angustiae rerum nascentis eos circumsteterunt, eo clariora et ad demonstrandam oratoriae eloquentiae utilitatem inlustriora exempla sunt, quod sine commendatione natalium, sine substantia facultatum, neuter moribus egregius, alter habitu quoque corporis contemptus, per multos iam annos potentissimi sunt civitatis ac, donec libuit, principes fori, nunc principes in Caesaris amicitia agunt feruntque cuncta atque ab ipso principe cum quadam reverentia diliguntur, quia Vespasianus, venerabilis senex et patientissimus veri, bene intellegit [et] ceteros quidem amicos suos iis niti, quae ab ipso acceperint quaeque ipsis accumulare et in alios congerere promptum sit, Marcellum autem et Crispum attulisse ad amicitiam suam quod non a principe acceperint nec accipi possit. Ninimum inter tot ac tanta locum obtinent imagines ac tituli et statuae, quae neque ipsa tamen negleguntur, tam hercule quam divitiae et opes, quas facilius invenies qui vituperet quam qui fastidiat. His igitur et honoribus et ornamentis et facultatibus refertas domos eorum videmus, qui se ab ineunte adulescentia causis forensibus et oratorio studio dederunt.
 
traduzione
 
8. ?Oserei sostenere che questo Eprio Marcello, di cui ho appena parlato, e Crispo Vibio (preferisco in effetti ricorrere a esempi moderni e di fresca data che a quelli del passato e dimenticati) godono nelle pi? lontane parti della terra di una notoriet? non minore che a Capua o a Vercelli, dove si dice che siano nati. E questa notoriet? non si deve ai duecento milioni di sesterzi dell'uno o ai trecento dell'altro, bench? appaia credibile che siano giunti a tanta ricchezza grazie all'eloquenza, bens? proprio alla loro eloquenza. In effetti, l'essenza divina e il potere soprannaturale della parola ci hanno, in tutte le et?, fornito molti esempi della fortuna a cui possono elevarsi gli uomini con la forza dell'ingegno; ma gli esempi ora citati sono vicinissimi a noi, e li possiamo conoscere non per averne sentito parlare, ma perch? li abbiamo sotto gli occhi. Quanto ? pi? bassa e spregiata la loro origine e quanto pi? sono notorie la povert? e le ristrettezze che li hanno circondati sul nascere, tanto pi? costituiscono un esempio di luminosa evidenza, valido a dimostrare i vantaggi pratici offerti dall'eloquenza del vero oratore. Perch?, senza la raccomandazione dei natali, senza il solido sostegno della ricchezza, senza una moralit? ineccepibile, entrambi, e uno dei due spregiato anche per il fisico, da molti anni sono ormai i pi? potenti della citt? e, dopo essere stati principi del foro, finch? ? loro piaciuto, sono ora i primi nell'amicizia di Cesare, si permettono tutto quello che vogliono e sono amati dallo stesso principe non senza rispetto. Vespasiano infatti, vecchio venerabile e tenace nella ricerca del vero, ben comprende che tutti i suoi altri amici hanno il loro sostegno nei benefici ricevuti da lui e che da lui dipende accrescerli o riversarli su altri; mentre Marcello e Crispo hanno contribuito all'amicizia che li unisce con qualcosa di non proveniente dal principe e che non potrebbero da lui ricevere. Fra tanti pregi, e cos? significativi, un posto ben piccolo occupano le immagini degli avi e le iscrizioni e le statue; eppure sono cose non trascurabili affatto, come lo sono certo la ricchezza e la potenza, di cui ? pi? facile trovare chi le biasimi che non chi le disdegni davvero. Questi sono dunque gli onori, i segni di distinzione e le ricchezze di cui vediamo piene le case di quanti, fin dalla prima giovinezza, si sono dedicati alle cause forensi e alla professione dell'oratore.?
 

aggiungi questa pagina ai preferiti aggiungi ai preferiti imposta progettovidio come pagina iniziale imposta come pagina iniziale  torna su

tutto il materiale presente su questo sito è a libera disposizione di tutti, ad uso didattico e personale, non profit/no copyright --- bukowski

  HOMEPAGE

  SEGNALA IL SITO

  FAQ 

ideatore, responsabile e content editor NUNZIO CASTALDI (bukowski)
powered by www.weben.it

Licenza Creative Commons
i contenuti di questo sito sono coperti da Licenza Creative Commons